Divise-motti imprese di famiglie e personaggi italiani

Front Cover
Ulrico Hoepli, 1916 - 699 pages
 

Common terms and phrases

Popular passages

Page 385 - Che l'arco de lo essilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e come è duro calle Lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Page 54 - Penitenza ; e però nota e intendi Chi non sa prender me costei ritiene. E tu, mentre parlando il tempo spendi, Occupato da molti pensier vani, Già non t'avvedi, lasso, e non comprendi Com' io ti son fuggita dalle mani ! IMITATED.
Page 437 - Chi non può quel che vuoi, quel che può -voglia, Che quel che non si può folle è il volere ; Adunque saggio l'uomo è da tenere Che da quel che non può suo voler teglia.
Page 112 - MICO, mira ben questa figura, Et in arcano mentis reponatur, Ut magnus inde fructus extrahatur Considerando ben la sua natura. Amico, questa è ruota di ventura, Quae in eodem statu non firmatur, Sed casibus diversis variatur, E qual abbassa, e qual pone in altura. Mira che l' uno in cima è già montato, Et alter est expositus ruinae, E il terzo è in fondo d
Page 225 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Page 434 - L'unicorno fulminato sotto il lauro mi fa sovvenir 132 d'una vaghissima impresa de la cerva, descritta in quel sonetto del Petrarca : Una candida cerva sopra l'erba Verde m'apparve con duo corna d'oro, Fra due riviere a l'ombra d'un alloro. Levando il sole, a la stagione acerba; con le parole del medesimo autore
Page 257 - Quod si deficiant vires, audacia certe Laus erit: in magnis et voluisse sat est.
Page 246 - ... acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano." E quegli i quali o per poca prudenza o per troppa sciocchezza fuggono questi modi, nella servitù sempre e nella povertà affogono; perché i fedeli servi sempre sono servi, e gli uomini buoni sempre sono poveri; né mai escono di servitù se non gli infedeli e audaci, e di povertà se non i rapaci e frodolenti. Perché Iddio e la natura ha posto tutte le fortune...
Page 579 - O superbi Cristian miseri lassi, Che della vista della mente infermi Fidanza avete ne' ritrosi passi: Non v' accorgete voi, che noi siam vermi, Nati a formar 1' angelica farfalla, Che vola alla giustizia senza schernii?
Page 639 - V^UANDO vincer dall' impeto e dall' ira Si lascia la ragion, né si difende, E che 'l cieco furor sì innanzi tira O mano o lingua, che gli amici offende; Se ben di poi si piange e si sospira, Non è per qu-.sto, che l' error s' emende. Lasso ! io mi doglio e affliggo in van di quanto Dissi per ira al fin dell

Bibliographic information