Divise-motti imprese di famiglie e personaggi italianiUlrico Hoepli, 1916 - 699 pages |
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accademica alludere altrui ammonire animata dal motto animò l'impresa arma assunse l'impresa assunta attribuita avvertire Bargagli Bona di Savoia Bottigella buon Caduceo card cardinale Carlo celebre cielo cimiero codesta impresa codesto motto Colonna corpo cuore Cybo d'argento d'oro dell'arma dell'impresa divina donna amata duca duca di Savoia ebbe famiglia fece fede Festina lente fiamma figlio figura Filiberto fortuna forza Francesco fuoco geroglifico Giovio gloria Gonzaga guerra Iddio inferire Innocenzo Cybo l'amore l'anima della impresa l'arma l'uomo leone luna Mantova marchese mare Margherita d'Austria medaglia Medici mons morire morte motto riferito motto riportato nemici onore Ovidio pace papa parole percossa Piemonte portato a divisa portò l'impresa presa principe prova proverbio Quod rappresentato ricordo riferimento al nome Savoia senese Siena significare Signore simbolo spera speranza stelle tolse umana uomini valore verso Virgilio Virginio Orsini virtù virtus vittoria volendo XVI sec
Popular passages
Page 385 - Che l'arco de lo essilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e come è duro calle Lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Page 54 - Penitenza ; e però nota e intendi Chi non sa prender me costei ritiene. E tu, mentre parlando il tempo spendi, Occupato da molti pensier vani, Già non t'avvedi, lasso, e non comprendi Com' io ti son fuggita dalle mani ! IMITATED.
Page 437 - Chi non può quel che vuoi, quel che può -voglia, Che quel che non si può folle è il volere ; Adunque saggio l'uomo è da tenere Che da quel che non può suo voler teglia.
Page 112 - MICO, mira ben questa figura, Et in arcano mentis reponatur, Ut magnus inde fructus extrahatur Considerando ben la sua natura. Amico, questa è ruota di ventura, Quae in eodem statu non firmatur, Sed casibus diversis variatur, E qual abbassa, e qual pone in altura. Mira che l' uno in cima è già montato, Et alter est expositus ruinae, E il terzo è in fondo d
Page 225 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Page 434 - L'unicorno fulminato sotto il lauro mi fa sovvenir 132 d'una vaghissima impresa de la cerva, descritta in quel sonetto del Petrarca : Una candida cerva sopra l'erba Verde m'apparve con duo corna d'oro, Fra due riviere a l'ombra d'un alloro. Levando il sole, a la stagione acerba; con le parole del medesimo autore
Page 257 - Quod si deficiant vires, audacia certe Laus erit: in magnis et voluisse sat est.
Page 246 - ... acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano." E quegli i quali o per poca prudenza o per troppa sciocchezza fuggono questi modi, nella servitù sempre e nella povertà affogono; perché i fedeli servi sempre sono servi, e gli uomini buoni sempre sono poveri; né mai escono di servitù se non gli infedeli e audaci, e di povertà se non i rapaci e frodolenti. Perché Iddio e la natura ha posto tutte le fortune...
Page 579 - O superbi Cristian miseri lassi, Che della vista della mente infermi Fidanza avete ne' ritrosi passi: Non v' accorgete voi, che noi siam vermi, Nati a formar 1' angelica farfalla, Che vola alla giustizia senza schernii?
Page 639 - V^UANDO vincer dall' impeto e dall' ira Si lascia la ragion, né si difende, E che 'l cieco furor sì innanzi tira O mano o lingua, che gli amici offende; Se ben di poi si piange e si sospira, Non è per qu-.sto, che l' error s' emende. Lasso ! io mi doglio e affliggo in van di quanto Dissi per ira al fin dell